Crescentine Modenesi
La crescentina modenese, meglio nota come tigella, potrebbe essere classificata come un "pane" tipico della zona del modenese presente ormai su tutte le tavole emiliane e romagnole, specialmente, nel corso di eventi, feste e sagre. La tigella è divenuta parte integrante della tradizione culinaria modenese, uno dei tanti vanti della cucina emiliana che non può non essere assaggiato.
La ricetta per le tigelle si è conservata più o meno intatta nel corso del tempo, originariamente, infatti, prevedeva un impasto di acqua, farina e lievito di birra dal quale si ricavavano dischetti di 6 o 10cm di diametro da cuocere secondo la tradizione o secondo i moderni metodi. La tradizione vuole infatti che le tigelle vengano cotte impilando la pasta e dischi di terracotta precedentemente arroventati; ad oggi, invece, si utilizza più frequentemente uno stampo in alluminio il quale può contenere dalle 4 alle 7 tigelle ed incide su di esse un motivo solitamente floreale.
Anche le tigelle hanno però sentito l'influenza del tempo e dei gusti personali, così la ricetta originale ha visto comparire alcune varianti in cui possono essere aggiunti un pizzico di bicarbonato di sodio, strutto, olio, panna oppure latte per ammorbidire l'impasto. Più rari i casi in cui il bicarbonato sostituisce il lievito trasformando la tigella inuna sorta di pane azimo.
Ecco qui di seguito una delle tante ricette per le tigelle a cui si potranno apportare poi modifiche secondo il gusto personale: INGREDIENTI per 4persone - 300gr di farina; 50gr di strutto, 1 panetto di lievito di birra, mezzo bicchiere di latte.
Procediamo impastando la farina con lo strutto ed aggiungendo il lievito di birra precedentemente sciolto nel mezzo bicchiere di latte intiepidito. Aggiungiamo un pizzico di sale e continuiamo a lavorare fino a che l'impasto non risuluterà omogeneo. A questo punto avvolgiamo l'impasto con un canovaccio e lasciamolo riposare per circa un ora in un luogo caldo e asciutto. In seguito torniamo a lavorare brevemente l'impasto e stendiamolo con un matarello fino ad ottenere una sfoglia alta circa 4 o 5mm. Tagliamo la sfoglia con un bicchiere, così da ottenere dei dischetti, e lasciamli lievitare nuovamente per altri 30minuti. A questo punto le tigelle sono pronte per essere cotte e lasicate poi al caldo dentro un canovaccio in attesa di essere mangiate come tradizione vuole: tagliate a metà e farcite con affettato o con il trito di lardo ed aromi.